Sono stati soccorsi dai mezzi aeronavali impegnati nell’operazione Mare Nostrum due natanti a sud di Lampedusa, portando in salvo 257 migranti.
Il primo natante è stato avvistato da un Predator B del 32° Stormo di Amendola (FG) dell’Aeronautica Militare assistito dal pattugliatore Foscari. Sono stati soccorsi 101 migranti, tra cui 4 donne e 13 minori, che questa mattina saranno sbarcati a Porto Empedocle dalla nave della Marina Militare.
La nave rifornitrice Stromboli, sempre ieri, ha soccorso un barcone di legno con a bordo 156 migranti, tra cui 27 donne e 5 minori. Dopo il recupero sono stati trasbordati sulla motovedetta Avallone della Guardia di Finanza e CP 323 della Capitaneria di Porto e portati a Pozzallo.
“Dall’inizio dell’anno sono arrivate via mare oltre 20.500 persone contro le 2.500 dello stesso periodo del 2013” ha dichiarato il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, in audizione davanti al Comitato Schengen. “Siamo chiamati ad affrontare – ha spiegato Alfano – una pressione migratoria che sta raggiungendo livelli simili al record storico di oltre 62mila arrivi registrato nel 2011”.
“Dall’inizio dell’operazione Mare Nostrum sono state salvate in mare 19mila persone” ha precisato Alfano, in audizione davanti al Comitato Schengen. “Nessuno può dire quanti sarebbero morti – ha spiegato il ministro – se l’operazione non fosse stata avviata ma la ragionevolezza ci autorizza a pensare che certo non tutti sarebbero rimasti vivi”.
Mare Nostrum è una operazione “difficile, interdisciplinare, che riguarda una zona molto vasta e che costa oltre 9 milioni al mese: è auspicabile uno sforzo dell’Europa per incrementare anche questo tipo di attività di sorveglianza marittima”.
“Sulla sola Italia non può incombere l’urto di flussi migratori tanto consistenti: serve una risposta coordinata e l’Europa deve esserne protagonista”. Lo ha ribadito il ministro dell’Interno Angelino Alfano davanti al Comitato parlamentare Schengen. “Il profilo del fenomeno sta cambiando – ha ricordato Alfano – ormai c’è un nesso inscindibile con l’instabilità politica dei Paesi di origine: dobbiamo garantire asilo e protezione internazionale a chi ne ha diritto ma al tempo stesso dobbiamo contrastare con sempre maggiore determinazione la più grande e spietata ‘agenzia di viaggi’ del mondo, il turpe mercato dei trafficanti di morte”.