I carabinieri hanno arrestato nove persone affiliate a un nuovo clan a Napoli, la cosca Amodio-Abrunzo, responsabili a vario titolo di associazione di tipo mafioso e di omicidio aggravato da finalità mafiose.
Tra gli arrestati, Salvatore Abrunzo, il pregiudicato ferito gravemente sei giorni fa in un agguato a Barra, e fratello di Ciro, ucciso a giugno di due anni fa nello stesso quartiere. Salvatore Abrunzo, raggiunto da 12 pallottole, è piantonato in ospedale. Era uscito dal carcere lo scorso 24 marzo.
Proprio Salvatore Abrunzo, ai vertici della nuova cosca, è uno dei promotori che intende sottrarre il territorio di Barra ai Cuccaro, soprattutto praticando capillari estorsioni. In questo scenario si colloca l’uccisione all’interno di una sala giochi di un noto esponente di questo clan, Giovanni Bottiglieri, il 23 ottobre 2013. Le indagini sono partite proprio da quell’omicidio e le intercettazioni telefoniche e ambientali hanno documentato la formazione e l’affermazione nel quartiere della compagine capeggiata da Vincenzo Amodio. L’agguato a Salvatore Abrunzo, nel pomeriggio dell’8 aprile, sarebbe dunque una ‘risposta’ dei Cuccaro ai tentativi di ascesa del nuovo clan.