A proporre il suo nome, il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta. L’imprenditrice palermitana Valeria Grasso, esclusa dalla corsa per le elezioni europee con la lista Tsipras, guiderà la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana del Teatro Politeama di Palermo.
Una scelta, quella di Crocetta, non esente da critiche. La Slc-Cgil aveva immediatamente avanzato dei dubbi. “Non si può pensare di continuare a gestire la Foss come una banda di paese, nella totale assenza di prese di posizione da parte dell’unico vertice, per noi, titolato a farlo: il presidente della Fondazione, assessore Michela Stancheris“.
Piaccia o meno, la neo sovrintendente, che ha accettato l’incarico a titolo gratuito, si prepara ad una sfida non poco impegnativa: risollevare le sorti della Foss.
Valeria Grasso si è già messa al lavoro, scegliendo tredici consulenti (anch’essi a titolo gratuito) che la affiancheranno nel futuro. Tra i consulenti ha voluto anche il fratello, Vincenzo Grasso, che al ‘debutto’ mediatico, ha messo subito nero su bianco, indicando la strada da seguire: coinvolgere i privati per rilanciare il teatro e attirare i giovani, anche mediante società esterne. Ce ne sono tante, ma Vincenzo Grasso pare abbia indicato prioritariamente la Unlocked, società di cui lui stesso è socio, così come Lucio Norato, un altro consulente chiamato alla Foss dalla sorella Valeria.
La curiosità sta nel “profilo” di Unlocked: la società che gestisce servizi di intrattenimento, organizza concerti sì, ma di musica techno ed elettronica, oltre a serate nei locali e selezioni di giovani talenti da inviare a X-Factor.
Il ruolo della società non è ancora chiaro. Potrebbe dare una consulenza organizzativa, o forse proporre una rassegna artistica. Di certo, ai dubbi sul futuro della Foss, ed anche alle accuse, si aggiunge adesso la curiosità di capire cosa accadrà.