Da pochi giorni assessore nella giunta Crocetta con delega ai Beni culturali, l’avvocato Antonio Fiumefreddo indicato dai Drs è già al centro di forti polemiche. Il segretario del Pd siciliano, Fausto Raciti, ne ha chiesto l’esclusione dal governo come elemento essenziale per riprendere il dialogo con il governatore, dopo che i ‘cuperliani’ hanno rinunciato a esprimere un loro delegato in giunta non dando copertura politica al rimpasto e creando non pochi problemi alla maggioranza per i numeri all’Assemblea regionale.
A Fiumefreddo viene contestato di avere sostenuto in passato l’ex governatore Raffaele Lombardo (era il suo avvocato) ma soprattutto di aver guidato il teatro Bellini di Catania come soprintendente, lasciando un buco in bilancio. Poi, gli vengono in particolare contestate alcune spese fatte durante la sua gestione, tra cui un appalto fatturato nel 2008, come denunciato in un dossier della Cgil, alla ditta Geotrans, società della famiglia Ercolano (3.900 euro per il trasporto di materiale scenico), confiscata un mese fa dall’autorità giudiziaria. Fiumefreddo, dal suo sito Sudpress, parla di ‘metodo Boffo’ messo in campo contro di lui.
“Fiumefreddo è intelligente e sa quello che deve fare”, dice il presidente della Regione Rosario Crocetta. Per ora Crocetta spiega di non avere chiesto all’assessore di fare un passo indietro. “Questa è una decisione – afferma – che spetta a Fiumefreddo e ai Drs. In genere risolvo le cose politicamente, non mi sembra giusto sparare sull’uomo che è impegnato in tante battaglie”.
“Le considerazioni politiche le lascio a Fiumefreddo – prosegue. – Spettava alle forze politiche proporre gli assessori. Mi hanno dato due nomi: uno per l’Ambiente e l’altro per i Beni culturali. Comunque non sono in imbarazzo,Fiumefreddo è impegnato contro la mafia. Proprio per questo magari si è creato molti nemici”.