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Adolescente costretta a prostituirsi nell’Ennese | Otto anni di reclusione per la madre, cinque per il padre

Dall’età di quattordici anni è stata costretta a prostituirsi con il datore di lavoro ottantenne dei suoi genitori: oggi il tribunale di Enna ha condannato a 8 anni di reclusione la madre della ragazza, diventata maggiorenne, e a 5 anni e 6 mesi il padre. La donna dovrà pagare anche una multa da 24 mila euro. Anche l’ottantunenne colpevole di aver consumato i rapporti sessuali con la minorenne per poche centinaia di euro dovrà sborsare 8 mila euro e scontare 2 anni e sei mesi in galera.

La ragazza ha avuto una figlia, che adesso ha 6 anni, dai rapporti avuti con l’anziano: i due genitori dovranno versare una provvisionale da 30 mila euro alla figlia, l’uomo invece dovrà versarne 20 mila. Tutto ha avuto inizio grazie ai sospetti degli assistenti sociali che dopo aver parlato con la ragazza sono riusciti a farsi raccontare la terribile adolescenza vissuta. Secondo l’accusa cli incontri avvenivano due volte al mese nella casa dei genitori, che si trovavano in condizioni economiche disastrate.

 Il legale che rappresenta la vittima ha già avviato il procedimento per il riconoscimento della paternità, dopo che nell’ambito delle indagini della Procura di Caltanissetta, l’esame del Dna ha confermato che è il padre della bimba avuta dalla sua vittima. Per l’anziano parte dei reati, consumati prima del 2006, sono caduti in prescrizione. La vicenda sarebbe andata avanti fino a quando nel 2008 la ragazzina diede alla luce un figlio.

Redazione

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