Alcuni simboli sono inconfondibili, alcune immagini sono talmente forti da non dare spazio, seppure la creatività non ha limiti, all’utilizzo di queste per fini diversi da quelli del ricordo. Il cancello di Auschwitz è una di queste e Beppe Grillo ha deciso di modificarla per lanciare il suo ultimo post sul blog. L’immagine è stata modificata e nell’insegna del cancello dove campeggia l’agghiacciante “Arbeit macht frei”, nella versione “a cinque stelle” di Grillo è stata modificata con “P2 macht frei”. Ma non solo. L’ex comico genovese decide di parafrasare Primo Levi per la scrittura del suo post. Post che compare alla vigilia del voto nell’aula del Senato sul dl riguardo voto di scambio politico mafioso.
“Se questo è un Paese”, così prendendo a prestito le parole dell’autore che aperto gli occhi al mondo sulla tragedia dell’olocausto. “”Voi che vi disinteressate della cosa pubblica come se vi fosse estranea e alla vita delle persone meno fortunate che vi circondano nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera il telegiornale di regime caldo e visi di mafiosi e piduisti sullo schermo mentre mangiate insieme ai vostri figli che educate ad essere indifferenti e servi”, così apre il suo articolo Beppe Grillo.
Continua il leader del Movimento 5 Stelle: ” Considerate se questo è un Paese che vive nel fango che non conosce pace ma mafia, in cui c’è chi lotta per mezzo pane e chi può evadere centinaia di milioni di gente che muore per un taglio ai suoi diritti civili, alla sanità, al lavoro, alla casa nell’indifferenza dell’informazione.- scrive ancora Grillo – Considerate se questo è un Paese nato dalle morti di Falcone e Borsellino dalla trattativa Stato mafia, schiavo della P2, comandato da un vecchio impaurito delle sue stesse azioni che ignora la Costituzione Considerate se questo è un Paese consegnato da vent’anni a Dell’Utri e a Berlusconi e ai loro luridi alleati della sinistra Un Paese che ha eletto come speranza un volgare mentitore assurto a leader da povero buffone di provincia”
Così continua a parafrasare l’opera di Levi: “Considerate se questo è un Paese che vive nel fango che non conosce pace ma mafia, in cui c’è chi lotta per mezzo pane e chi può evadere centinaia di milioni di gente che muore per un taglio ai suoi diritti civili, alla sanità, al lavoro, alla casa nell’indifferenza dell’informazione. Considerate se questo è un Paese nato dalle morti di Falcone e Borsellino dalla trattativa Stato mafia, schiavo della P2, comandato da un vecchio impaurito delle sue stesse azioni che ignora la Costituzione Considerate se questo è un Paese consegnato da vent’anni a Dell’Utri e a Berlusconi e ai loro luridi alleati della sinistra Un Paese che ha eletto come speranza un volgare mentitore assurto a leader da povero buffone di provincia”.
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