L’udienza preliminare sulla richiesta di rinvio a giudizio per 12 persone nell’ambito dell’inchiesta su migliaia di tonnellate di rifiuti che in due anni sarebbero stati smaltiti in un terreno di proprietà della Regione Siciliana, nella zona industriale di Catania è stata aggiornata al 12 maggio.
Il Comune e la Provincia di Catania, il Ministero dell’Ambiente, la Regione siciliana e l’ente di sviluppo agricolo, si sono costituiti parte civile e come tali sono stati ammessi dal Gup Giuliana Sammartino. Il Giudice dell’udienza preliminare si è riservata di decidere su analoghe richieste avanzate da associazioni ambientaliste.
L’avvocato Attilio Floresta, in rappresentanza di alcuni degli imputati, ha chiesto l’improcedibilità del processo perché alcuni dei reati contestati non erano ancora in vigore negli anni oggetto dell’udienza. L’avvocato dello Stato ha chiesto di potere procedere per la responsabilità civile dei singoli imputati e non delle società.
Secondo la Procura di Catania in due anni, dal 2007 al 2009, nel terreno, che doveva essere utilizzato per attività zootecniche, sarebbero stati smaltiti circa 123 mila tonnellate di rifiuti. I reati contestati, a vario titolo, sono traffico di rifiuti, false attestazioni, discarica non autorizzata, danno ambientale e gestione clandestina di rifiuti. L’accusa è rappresentata dal Pm Giuseppe Sturiale.
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