Sono almeno 16 le vittime del gigantesco incendio divampato nella città portuale cilena di Valparaiso. Lo ha reso noto il colonnello di polizia Fernando Bywaters in un’intervista a Radio Cooperativa spiegando che due delle vittime sono delle donne. La città è pattugliata dai marines e il presidente Michelle Bachelet ha proclamato lo stato d’emergenza. “Una terribile tragedia, il peggior incendio della storia di Valparaiso”, ha detto il presidente cileno arrivando nella città per toccare con mano la situazione.
Le autorità hanno pianificato l’evacuazione di 5 mila persone, inclusi i detenuti del carcere della città. Le case completamente distrutte sono già 500. Sono 270 gli ettari interamente bruciati, secondo i dati registrati dalla protezione civile cilena. Il bilancio di morti e feriti è ancora destinato ad aggravarsi.
Valparaiso, 135 chilometri a ovest della capitale Santiago, è uno dei porti più importanti del Paese sudamericano. Le fiamme, alimentate dai forti venti, hanno invaso soprattutto i quartieri di Las Cruz e Las Canas, sulle alture della città, causando anche piccole esplosioni. Risparmiata dall’incendio la città vecchia, dichiarata patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 2004. Valparaiso ha 270.000 abitanti.