Pif e Andrea Camilleri si sono incontrati sul palco del teatro Petruzzelli di Bari nell’ambito della manifestazione Bif&st. Allo scrittore è stato consegnato il premio Fellini alla carriera, mentre a Pierfrancesco Dilibero è andato il premio come miglior film “Opera prima e seconda” per il suo “La mafia uccide solo d’estate”.
I due siciliani inevitabilmente finiscono con il parlare di mafia e durante il loro intervento sul palco è salito il direttore artistico dell’evento, Felice Laudadio, annunciando l’arresto di Dell’Utri. “Ogni tanto li acciuffiamo” ha commentato il regista.
“Dopo il mio film sulla mafia mi chiedono spesso – ha detto Pif – se è il caso ancora di associare Sicilia e mafia, ma io credo proprio di sì”. Mentre Camilleri ha detto: “Una volta qualcuno diceva che la mafia è invenzione dei giornalisti, ma c’è. Perché è brutto associarla, è brutto nasconderla, far finta di niente. Bisogna parlare della mafia, il problema è come semmai. C’è il rischio che parlando della mafia o descrivendo un mafioso possano risultare addirittura simpatici. Pensate al Padrino, alla interpretazione di Marlon Brando: ci dimentichiamo quasi che sia un mandante di omicidi!”.
Lo scrittore fa anche i complimenti al suo collega Roberto Saviano: “Se c’è uno che ha saputo analizzare la criminalità organizzata è Saviano con Gomorra” ha detto.