Brad Bishop, un uomo nella top ten dei ricercati dall’Fbi potrebbe nascondersi in Italia. L’uomo nel 1976 massacrò la famiglia a colpi di martello, forse in preda a un raptus di follia. A morire sotto i colpi dell’uomo la madre, la moglie e i tre figli uccisi nella loro casa di Bethesda, nel Maryland. Bishop aveva poi fatto perdere le sue tracce, oggi avrebbe 77 anni.
Numerosi gli avvistamenti avvenuti dopo la sua fuga. C’è chi lo avrebbe visto a Stoccolma, altri in una stazione ferroviaria di Basilea, o ancora qualcuno ha riferito di averlo visto a Sorrento.
Non è chiaro il movente per cui Bishop, allora funzionario del Dipartimento di Stato Usa, la sera del 1 marzo di quel 1976 decise di commettere il delitto. Tra le ipotesi la delusione per una mancata promozione, o il dover costringere la famiglia a continui spostamenti all’estero o forse ha perso la testa. Dopo il massacro l’uomo, caricò i cinque cadaveri sulla sua auto, guidò per ore fino al North Carolina e poi li bruciò e seppellì in una fossa.
Grazie ai suoi incarichi all’estero, tra cui l’Italia, di Bishop conosce bene il nostro Paese. Oltre all’inglese parla anche il francese, l’italiano, lo spagnolo e il serbo-croato.
L’Fbi ha anche diffuso una ricostruzione del volto di Bishop come potrebbe apparire oggi, chiede a chiunque di “fare attenzione alle facce che vedete ogni giorno”. Dagli “uomini che vi passano a fianco per strada, ai colleghi di lavoro, ai compagni di palestra, all’uomo che porta a passeggio il cane o perfino- per quanto possa apparire pazzesco – a un familiare. Bishop potrebbe infatti aver messo su una nuova famiglia”. E la caccia al fuggitivo comprende anche l’Italia.