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Spa dello Stato, le nomine del governo Renzi| Domenico Arcuri in corsa per Finmeccanica

Da Milano dove partecipa al Salone del Mobile, il presidente del consiglio Matteo Renzi dà l’annuncio ufficiale: il governo presenterà l’elenco dei candidati alle presidenze delle società partecipate dallo Stato e quotate in Borsa in tempo utile per le ratifiche dei consiglio di amministrazione e prima ancora dell’accettazione da parte delle assemblee dei soci.

“Aspetto il rientro del ministro Padoan da Washington e lunedì il governo presenterà i nomi” ha detto Renzi intervenendo in uno dei temi più caldi del dibattito economico e anche fra le critiche di chi ha giudicato la sua corsa alla poltrona di premier strumentale alle scadenze dei vertici delle principali spa dello Stato.

E’ probabile che la comunicazione pubblica della short list del ministro dell’economia arrivi nel tardo pomeriggio di lunedì dopo la chiusura della Borsa per non influenzare il mercato azionario ma le indiscrezioni si rincorrono già da giorni. Si tratta dei vertici di Eni, Enel, Finmeccanica e Terna. Qualche giorno in più potrebbe servire per Terna.

Il termine per depositare le liste dei candidati al vertice Eni scade domenica 13 aprile (cioè 25 giorni prima dell’assemblea degli azionisti, che è convocata per l’8 maggio), ma data la contemporaneità del giorno festivo di domenica l’interpretazione al ministero del Tesoro è che sia possibile far slittare l’indicazione al giorno successivo, unificando la scadenza con quella per la lista delle candidature a Finmeccanica.

Tra i papabili ci sarebbero Marco Morelli, ex direttore generale vicario di Intesa Sanpaolo, Vittorio Colao, ad di Vodafone a cui sarebbe stato proposto di guidare l’Eni o le Poste, Stefano Cao, ex direttore generale di Eni per l’esplorazione e produzione ora nel gruppo Benetton.

Nella short list di via XX Settembre ci sarebbero ancora Francesco Caio e Luigi Gubitosi, per i quali si ipotizza una possibile candidatura a Terna o alle Poste, Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia in corsa per la guida di Finmeccanica (dove verrebbe comunque confermato il presidente Gianni De Gennaro), infine Patrizia Grieco presidente di Olivetti e Monica Mondardini ad di Cir e Espresso, che potrebbe andare a Poste.

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Elena Di Dio

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  • Se è vero che con il Ddl Del Rio si cancellano 3500 Consiglieri Provinciali, non si può trascurare il fatto che esiste una moltitudine di Consiglieri Provinciali, che occupano contemporaneamente poltrone nei cda delle Partecipate (Aeroporti, Aziende di trasporto locale, etc..) e che forse continueranno ad occupare tali poltrone, nonostante la decadenza da Consigliere Provinciale.
    A mio modesto avviso, la questione va regolamentata, precisando nelle norme attuative che i Consiglieri Provinciali dovranno decadere automaticamente anche dai Cda delle Partecipate in quanto tali incarichi sono vincolati alla funzione pubblica svolta come Consigliere Provinciale. Se tutto ciò non avvenisse, si manterrebbe in piedi un poltronificio che permetterebbe ai Consiglieri Provinciali, di uscire dalla porta principale e rientrare da quella di servizio.
    Sarebbe opportuno che tali poltrone andassero a chi ne ha le competenze e non al trombato di turno, ma tutto ciò credo vada regolamentato.

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Elena Di Dio
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