“Provenzano mi disse che, dopo le stragi, Dell’Utri aveva cercato i suoi uomini, aveva preso il posto di Salvo Lima ed era diventato il loro referente”. Queste le dichiarazioni del pentito Stefano Lo Verso, rilasciate al processo sulla trattativa Stato-mafia. Il boss Corleonese, che avrebbe trascorso parte della latitanza a casa della suocera di Lo Verso, avrebbe anche aggiunto: “nel 1994 Forza Italia in Sicilia l’ho fatta votare io”.
Lo Verso ha poi aggiunto che nel 2003 il boss di Villabate, Nicola Mandalà, gli avrebbe rivelato che aveva “nelle mani Marcello Dell’Utri, il socio e amico Renato Schifani e il paesano di Ciccio Pastoia, Saverio Romano”. La confidenza, Mandalà gliela avrebbe fatta in occasione di una querelle sorta in merito alla realizzazione di una chiesa. “Gli chiesi aiuto – ha aggiunto – perché i lavori non partivano e lui mi rassicurò dicendo che se la sarebbe sbrigata lui grazie alle sue conoscenze”.