La squadra mobile di Enna ha scoperto una banda che nel corso del tempo si era specializzata nei furti agli sportelli bancomat, nei centri commerciali e nei magazzini oltre che al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. Sarebbero venti le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip su richiesta della Procura una volta terminate le indagini.
All’operazione della polizia denominata “Shod Horse” hanno preso parte le squadre mobili di Catania, Messina, Ragusa, Siracusa Caltanissetta. Gli arresti sono stati eseguiti nel territorio tra la provincia di Enna e il Catanese.
Sono sedici le persone destinatarie delle ordinanza di custodia cautelare, di cui otto ai domiciliari, della provincia di Enna e Catania, nell’ambito dell’operazione “Shod Horse”. Ventitre, complessivamente, gli indagati. Il blitz é stato eseguito dalla squadra mobile e dalla questura di Enna, con la collaborazione della squadra mobile di Catania ed il supporto di pattuglie delle squadre mobili di Messina, Caltanissetta, Siracusa e Ragusa, nonché del Reparto Prevenzione Crimine di Catania.
La banda era specializzata in furti di bancomat che venivano asportati dopo avere abbattuto le pareti degli istituti di credito. Veri e propri raid notturni nel corso dei quali venivano scagliati mezzi pesanti, quali furgoni o bob cat, contro le strutture che sostenevano i pesantissimi apparecchi che, una volta scardinati dalla sede, venivano caricati con cinghie e corde, anche grazie all’ausilio di piccole gru, su autocarri; successivamente, in luoghi sicuri ed isolati, i banditi, con l’utilizzo di fiamme ossidriche, aprivano i congegni asportando il denaro.
In carcere sono finiti Vincenzo Ranno, catanese, 48 anni, Agatino Torrisi, catanese 30 anni, Michele Mannuccia, catanese 30 anni, Luca Nicolosi, catanese, 36 anni,Mario Catalano Puma, 31 anni, di Regalbuto, già in carcere per altri reati Gaetano Petralia, 41 anni, Carmelo Viglianesi, catanese 55 anni,Federico Silicato, catanese, 55 anni. Agli arresti domiciliari, invece,Giuseppe Di Marca, 31 anni, di Pietraperzia, Filippo Scordino, catanese, 25 anni, Antonio Arcoria Pignarello, 37 anni, Regalbuto, già in carcere per altri reati, Gaetano Finocchiaro, catanese, 32 anni, i fratelli germani Gaetano e Antonio Scaminaci, 21 e 30 anni, di Agira, William Gaetano Grillo, 33 anni di Barrafranca, Filippo Gatto Rotondo, 28 anni di Agira. Il gruppo si muoveva in vari centri dell’isola, anche grazie a basisti locali che fornivano loro indicazioni sugli obiettivi da colpire.