Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa, ha deciso di rinunciare alla candidatura con il Partito democratico alla prossime elezioni europee. La motivazione risiede nelle polemiche che ieri hanno animato l’intera giornata della direzione nazionale del Pd al momento della compilazione delle liste.
“Nella direzione nazionale del Pd che discuteva e approvava le liste – ha spiegato Nicolini attraverso un comunicato – sono prevalse altre logiche, che privano di significato la mia candidatura. Per questo, rinuncio a concorrere a fare il parlamentare europeo, perché l’impegno personale sui temi incarnati da Lampedusa posso continuare a onorarlo da sindaco, così come ho fatto dal giorno del mio insediamento”.
“Domenica scorsa, dopo lunga riflessione e insistenti inviti – ha aggiunto il sindaco di Lampedusa – ho accettato di candidarmi come capolista con il Pd nella circoscrizione Sicilia – Sardegna alle prossime elezioni europee. La ragione che mi ha spinto a farlo è semplice: ho ritenuto che fosse una scelta dal forte valore simbolico, un riconoscimento per Lampedusa e la mia comunità, l’affermazione della centralità del Mediterraneo in Europa. Ieri, però nella direzione nazionale del Pd che discuteva e approvava le liste, sono prevalse altre logiche, che privano di significato la mia candidatura. Tuttavia sono sicura – ha concluso Giusi Nicolini – che, durante la presidenza italiana del prossimo semestre europeo, il governo terrà fede agli impegni assunti a ottobre di fronte alle 366 bare allineate nel piccolo aeroporto di Lampedusa. Così come sono certa che non dimenticherà i tanti bisogni della mia comunità e non abbandonerà mai più le isole Pelagie alla solitudine in cui sono state relegate per troppo tempo”.
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