Una telefonata stavolta. Chiarificatrice. Sembra piuttosto che la telefonata fra il sindaco di Bari Michele Emiliano e il segretario nazionale del Pd, Matteo Renzi possa esseer servita per mettere un punto ad uno scontro che rischiava di diventare eclatante. La questione è la decisione comunicata ieri al Vinitaly e formalizzata con la richiesta del voto della direzione, dal premier Renzi sull’indicazione di 5 capolista donne nei collegi elettorali per le elezioni europee.
Una scelta che ha spiazzato, in alcuni casi, campagne elettorali già partite. E che puntavano, come nel caso del sindaco di Bari, alla visibilità offerta dal posizionamento alla guida delle liste elettorali. Nella circoscrizione Sud a scalzare il primato di Emiliano è stata la deputata Pina Picierno. Ed Emiliano, nelle prime ore della scelta ufficializzata dal voto unanime della direzione nazionale, ha fatto sapere di aver avuto comunicazione di questa iniziativa del premier con un sms arrivato alle due di notte.
Oggi non si sono “messaggiati” Emiliano e Renzi. Il presidente del consiglio, mentre Emiliano le sparava pesanti sui social network, ha deciso di comporre il numero sulla tastiera e di trovare un punto d’accordo con il primo cittadino che oggi aveva già annunciato di voler rinunciare alla corsa per Bruxelles e di preferire invece le elezioni regionali che in Puglia si svolgeranno fra un anno.
La telefonata, fa sapere Michele Emiliano, è stata ”lunga e cordiale” ed è servita a condividere ”la scelta di individuare come capolista per le prossime elezioni europee del collegio Sud l’onorevole Pina Picierno, componente della segreteria nazionale con delega al Mezzogiorno e alla Legalità”.
Ma poi si capisce che un accordo fra Renzi ed Emiliano è stato raggiunto. ”Abbiamo condiviso – rimarca il sindaco Emiliano – che la mia candidatura è superflua e che, anzi, è prioritario dare sostegno alle donne in lista al fine di dimostrare che la scelta di candidarle non è di forma ma di sostanza. In questo senso, sosterrò questa lista come se fossi candidato in prima persona e rispetterò tutti gli appuntamenti della campagna elettorale che avevo già programmato. Ho richiesto infine l’inserimento in lista al mio posto di Stefano Minerva, responsabile Mezzogiorno dei Giovani Democratici, inopinatamente escluso a causa di una svista, nonostante fosse stato indicato quale candidato della Puglia”. Rasserenato, conciliante addirittura, il sindaco di Bari che sente in tasca la candidatura a presidente della Regione Puglia.