Capitanieria di Porto di Palermo in azione la scorsa notte per cercare e riportare a riva due pescatori rimasti bloccati in mare a causa di una fitta nebbia che si è levata in mare. Un fenomeno frequente a Catania e Trapani che nel capoluogo siciliano si verifica una volta l’anno.
Ieri i disagi si erano verificati nello scalo aereo. La scorsa notte in mare. I due pescatori hanno lanciato l’allarme. Solo dopo tre ore le motovedette li hanno rintracciati. La visibilità era scarsissima. Disagi anche nel traffico in entrata e uscita delle navi. Inoltre, sempre a causa della nebbia è stato cancellato il volo Fiumicino Palermo delle 6.20.
A Catania la chiamano “la lupa di mare”. Una nebbiolina che si alza dal mare per la differenza di temperatura che c’è tra l’atmosfera e lo specchio d’acqua. Più freddo, 17 gradi, il mare in questo periodo, più calda la temperatura lungo la fascia costiera che ieri ha toccato i 25 gradi. Questa differenza ha provocato una nebbia che ha avvolto la costa per alcune ore. Un fenomeno poco frequente nel capoluogo ma molto pericoloso per i pescatori e gli aerei. Diversi voli sono stati dirottati verso Catania e Trapani e molti in sono partiti in ritardo anche di tre ore.
“A Palermo è un fenomeno molto raro – spiegano i metereologi –. Si verifica quando si alzano le temperature mentre ancora il mare è più freddo. Si forma una striscia di umidità nella costa. Solitamente dura qualche ora in un giorno. Non dovrebbe ripetersi. Sia a Catania che a Trapani il fenomeno si ripete qualche volta l’anno, in effetti a Palermo da tempo non si verificava”.
Il fenomeno si è verificato anche nella zona di Sferracavallo e Cardillo. Anche la costa di Carini e Cinisi erano avvolti da una nebbia molto fitta. Per una volta non era il fumo dei cumuli di rifiuti che bruciavano. Lo scorso anno il fenomeno si era ripetuto in una fascia molto più estesa tanto che il banco di nebbia aveva avvolto non solo la costa occidentale, ma anche quella orientale fino a Porticello.