“È così sottile la linea tra lecito e illecito nella pubblica amministrazione da essere quasi impercettibile. Nel settore dell’istruzione, di cui mi occupo da circa 15 mesi come assessore regionale, ci siamo imbattuti nella presenza della mafia, si tratta di un settore di fatto caratterizzato dall’assenza di controlli”. Lo ha detto Nelli Scilabra, assessore regionale all’Istruzione, intervenendo alla facoltà di Giurisprudenza di Palermo, in occasione della terza edizione della Giornata Universitaria dell’Antimafia organizzata dalla Rete Universitaria Mediterranea e dalla associazione Contrariamente.
“Noi non stiamo combattendo contro gli ultimi anni di mala politica – ha aggiunto Scilabra, tra i fondatori dell’associazione Contrariamente – ma contro secoli di malagestione. Nella gestione dei fondi pubblici e della formazione si è guardato poco ai giovani e molto, invece, agli interessi dei potenti e dei privati, creando un sistema clientelare. Vorrei ricordare che sono circa 8300 i lavoratori nel settore della formazione”.
“Entro le prossime due settimane – ha concluso l’assessore – presenteremo una legge sulla formazione professionale che sarà una vera rivoluzione in Sicilia, nonostante essa non rappresenti altro che il normale adeguamento a ciò che dice l’Europa”.