La polizia di Priolo (Siracusa) ha notificato tredici avvisi di conclusioni indagini. Tra le persone raggiunte dagli agenti ci sono anche il sindaco, Antonello Rizza, l’ex assessore Giuseppe Pennisi, il presidente del consiglio comunale, Beniamino Scarinci e ad altri amministratori.
Gli indagati devono rispondere a vario titolo di concussione, peculato, falso e voto di scambio, secondo quanto ipotizzato dalla Procura di Siracusa, che ha condotto l’inchiesta. Le indagini sono iniziate nel settembre 2012 su una presunta concussione ai danni di un funzionario del consorzio universitario Megara, un’ipotesi di voto di scambio a carico del sindaco e del presidente del Consiglio comunale di Priolo. Sarebbero emersi elementi sull’elargizione di sussidi a favore di soggetti che non avevano i requisiti, per ottenere i loro voti alle regionali dell’ottobre 2012 e alle amministrative del giugno 2013.
Gli indagati avrebbero distratto fondi pubblici, compreso il fondo di riserva, per destinare circa un milione e 800 mila a questi sussidi straordinari “una tantum” considerati dagli inquirenti una contropartita per i voti elettorali. L’accusa di corruzione si riferisce invece al carnevale 2013, quando all’associazione ABC, incaricata di organizzare le manifestazioni a Priolo, sarebbero state chieste fatture gonfiate per creare cosi’ circa 20.000 mila euro di plusvalenze. Sono coinvolti anche alcuni imprenditori e un consulente del Comune che avrebbero ottenuto incarichi dal in cambio di attribuzioni indebite ai funzionari comunali e al sindaco.