Almeno venti persone hanno perso la vita in una nuova ondata di violenza in corso da due giorni nello Stato di Tamaulipas (Nord-Est), feudo di gruppi criminali legati al traffico di droga.
Fonti governative hanno riferito di 17 morti, di cui due donne, nella sola giornata di domenica in scontri armati tra diverse fazioni nelle località di Tampico e Madero. Un’operazione delle forze di sicurezza nella città di Ciudad Mier si è conclusa con tre vittime. Poche ore prima scontri tra militari e gruppi criminali hanno causato altri quattro morti.
Le autorità messicane non hanno precisato l’identità dei gruppi coinvolti nelle ultime violenze, ma il sindaco di Tampico, Gustavo Torres, ha dichiarato all’emittente TV Milenio che “si è trattato di regolamenti di conti nel cartello della droga del Golfo”. Dal 2010 nel Tamaulipas si scontrano due cartelli già alleati, quello del Golfo e quello degli Zetas, causando decine di migliaia di vittime.
Tamaulipas è una regione al centro già in passato degli scontri violenti tra la gang degli “Zetas” ed i cartelli della droga del golfo, una volta alleati e adesso in lotta per il controllo del traffico degli stupefacenti dal Messico agli Stati Uniti.