Dubbi non ammessi. Soprattutto non esternati in pubblico. E così che si conclude la liason fra il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti e il Movimento 5 Stelle. Nel giorno in cui il guru dei grillini, Gianroberto Casaleggio, a Milano affronta la sfida più difficile per la sua salute (un’operazione che ha rimosso un edema che premeva sul cervello), l’M5S registra una nuova ‘espulsione’ o quasi.
Beppe Grillo si riferisce a “Mister Pizza”, ovvero il sindaco di Parma che aveva espresso perplessità sui nomi dei candidati alle elezioni europee del 25 maggio sottolineando come, in molti, non avessero mai realmente militato nel Movimento. “Stiamo a vedere”, disse il sindaco che solo poche settimane prima aveva ricucito un altro strappo con Casaleggio e Grillo irritati dalla chiamata a raccolta di sindaci e amministratori grillini, a Roma, gestito direttamente dal primo cittadino di Parma.
Oggi, dunque la sfiducia ufficiale: “Capitan Pizza non è d’accordo con quelle stesse regole che l’hanno portato a essere sindaco di Parma”. Per poi precisare ancora una volta lo spirito che anima la partecipazione, secondo Grillo, al M5S: “Il MoVimento 5 Stelle è ecumenico, è aperto a tutti i cittadini italiani che vogliano farne parte e disposti ad accettarne le poche, chiare e semplici regole. Per essere candidati con il M5S è sufficiente rispettare i requisiti di iscrizione ed essere cittadini italiani incensurati. Non devi essere conosciuto da qualcuno, che sia egli il primo dei sindaci o l’ultimo degli attivisti. Capitan Pizza non è d’accordo con quelle stesse regole che l’hanno portato a essere sindaco di Parma” scrive Grillo sul blog dove posta un video del sindaco in cui Pizzarotti esprime il suo pensiero.