I carabinieri del comando provinciale di Cosenza hanno eseguito quattro provvedimenti di fermo disposti dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro nei confronti di altrettante persone indiziate per i reati di concorso in usura, estorsione, detenzione e porto illegale di armi comuni da sparo e ricettazione con l’aggravante di aver posto in essere l’attività criminosa con modalità di tipo mafioso.
I provvedimenti, emessi sulla scorta delle indagini coordinate dal Procuratore Lombardo e dal Sostituto Procuratore Bruni e condotte dalla Compagnia dei Carabinieri di Rende, riguardano attività avviate nel marzo di quest’anno a seguito della denuncia della vittima, un imprenditore della provincia di Cosenza.