Oggi è il giorno zero per i test d’ingresso alle facoltà a numero chiuso delle università: sono ottantamila gli studenti che proveranno a entrare nelle facoltà dei loro sogni, con cinque mesi d’anticipo sul tradizionale appuntamento di settembre. Ma come ogni anno il sistema dei test a numero chiuso viene contestato con forza dalle associazioni degli studenti e così a Roma Udu e Rete Studenti hanno organizzato un flash mob.
L’idea dei giovani universitari è di smontare il sistema del numero chiuso perchè anno dopo anno sono sempre state segnalate domande scorrette o violazioni dell’anonimato, com’è successo ad esempio a Palermo con il ricorso vinto da alcuni aspiranti medici.
Per combattere queste ingiustizie, la campagna di volantinaggio e informazione è iniziata da tempo al grido di #TestSicuro2014, con tanto di video informativo. A scaldare gli animi quest’anno è l’anticipazione del test di cinque mesi: il calo del 20% degli studenti iscritti alle prove per l’ammissione alle facoltà quest’anno potrebbe essere riconducibile infatti alla vicinanza tra i test e gli esami di maturità. La polemica è infiammata negli scorsi mesi ma dal Mise hanno chiarito che quest’anticipazione vuole andare a favore dei ragazzi in modo da poter riprovare a entrare nelle facoltà qualora la prima volta andasse male.
Proteste o no, per gli ottantamila che si siedono oggi per provare a entrare nelle università la tensione è alta: tra architettura e giurisprudenza di certo gli occhi di tutti sono puntati sulle prove di ammissione a Medicina e Odontoiatria. Soltanto per queste facoltà, i candidati sono 64 mila per appena 10 mila posti.