O gli indipendentisti arrestati mercoledì scorso saranno liberati o li libererà la Lega. A sostenerlo, arrivando in piazza dei Signori a Verona, è stato il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini. “Siamo qua pacificamente ma non siamo dei fessi, o tornano a casa subito e qualcuno chiede scusa o li tiriamo fuori noi”, ha detto.
“Liberi subito. Le galere sono fatti per i delinquenti e i mafiosi, non per i padri e le madri di famiglia. Gli investigatori non hanno trovato nemmeno una fionda e sfido chiunque a chiamare carro armato quella ruspa spara-supposte”, ha aggiunto.
A Verona, in piazza dei Signori, un migliaio di persone si è riunito sotto la bandiera col leone di San Marco. Molti i militanti che hanno preso a spunto il ‘tanko’, la ruspa che gli indipendentisti avevano blindato, per insegnare la propria protesta con carriole travestite da carro armato o con modellini, invitando la magistratura ad arrestarli. Molti anche i cartelli che invitano alla liberazione degli arrestati.
“Siamo qua per difendere la libertà di pensiero e di parola – ha proseguito il segretario del Carroccio. – La scelta della Lega è una scelta non violenta. Contrariamente a quanti la vorrebbero sotto terra noi vogliamo seppellire la Fornero sotto 500 mila firme”. Dopo oggi, ha aggiunto, l’appuntamento è per il 25 aprile. “Sarà la festa di San Marco, sarà la festa della nostra liberazione, vogliamo discutere di politica senza galera in mezzo. Questa è un’indagine sbagliata con milioni di euro spesi per trovare una ruspa”, ha concluso.
L’indipendenza del Veneto non è “il fatto di un partito, ma è un fatto del popolo, che ci chiede l’indipendenza”. A dirlo, parlando in piazza dei Signori a Verona, è il presidente della Regione, Luca Zaia. “Spero che il Consiglio Regionale voti presto la legge per il referendum ufficiale in tutto il Veneto. Io voto sì. Noi siamo per la via della legalità, del confronto giuridico”, ha detto. “Da Roma – ha attaccato Zaia – arriva l’insegnamento che se alzi la testa vai in galera”.
Anche il fondatore della Lega Nord, Umberto Bossi, è arrivato alla manifestazione che la Lega Nord ha convocato a Verona. Parlando coi giornalisti, il Senatur, ha detto di “sperare” di vedere la Lega delle origini in piazza dei Signori. “D’altra parte Roma non mantiene mai le promesse quindi questa è la normale reazione”, ha detto, sottolineando che “questo è il mio popolo”.