“Tante volte non è facile oggi avere speranza: si vedono tante cose brutte, le malattie, i giovani senza lavoro. Altro problema che toglie la speranza sono i giovani che hanno perso la fede, non sanno dove andare”. Sono parole di Papa Francesco che ha salutato i ragazzi della parrocchia di San Gregorio alla Magliana nel loro campo sportivo.
“Si può vivere senza speranza?”, ha chiesto. Poi ha ripetuto con loro: “No, non si può vivere bene. Se non hai speranza – ha spiegato – andrai avanti senza un orizzonte. La speranza ci spinge a essere creativi, a fare figli, a lavorare. E la speranza mai delude. È un dono di Dio: apriamo il cuore a Dio che ci dia la speranza”.
Per Francesco la speranza però “non è solo stare bene ora. È di più: perchè mai delude”, ha ripetuto. “Dobbiamo dirlo – ha chiesto – agli anziani. I nostri nonni conoscono bene questo, che la speranza mai delude”. Il ragionamento del Papa è scaturito da un disegno dei ragazzi: la Chiesa come una nave nel mare in tempesta.
“È bello – ha spiegato una ragazza del gruppo che si prepara alla cresima – sapere che c’è un marinaio esperto che può portarci fuori dalla tempesta, guidaci in questo mare di speranza. Abbiamo bisogno di Gesù, della barca che è la Chiesa, del suo timoniere che è il successore di Pietro”.
Nel campo sportivo parrocchiale della chiesa romana di San Gregorio Magno, nel quartiere della Magliana, papa Francesco si intrattiene lungamente a salutare i fedeli, stringendo le mani uno ad uno. Si ferma soprattutto con i bambini: una bimba della prima comunione venuta appositamente dalla Sicilia per salutarlo gli ha regalato un souvenir della sua regione e il Pontefice ha voluto che la piccola glielo descrivesse. Il saluto con i fedeli dura anche più che in altre visite alle parrocchie.
“Vi ringrazio dell’accoglienza naturalmente”, ha esordito Bergoglio in risposta al saluto. “Questo disegno – ha affermato – è tanto bello. Vedo che i giovani chiedono di essere guidati nel mare della vita con l’ausilio della speranza. Per questo mi è piaciuto molto il vostro disegno che dice che volete essere guidati”. “Il Signore – ha poi concluso – vi dia la pace e la gioia e con questa pace e gioia andate avanti verso la Pasqua”.