Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, in un’intervista al quotidiano La Repubblica, ha parlato della partenza del Piano Lavoro del governo Renzi dal 1 maggio. “Il bacino potenziale – spiega Poletti – è di 900 mila giovani che nell’arco di 24 mesi riceveranno un’opportunità di inserimento – spiega ancora il ministro – si tratterebbe di una novità straordinaria. Nella storia d’Italia non era mia successo che qualcuno si occupasse di un giovane appena uscito dalla scuola. E il pri
Poletti torna anche sull’aspra polemica relativa ai contratti di lavoro a termine senza causale, che nella riforma del ministro permette di rinnovarla fino ad otto volte per un massimo di 36 mesi. Poletti spiega: “Mi fa patire il fatto di dover discutere se ridurre o meno la durata dei contratti a termine senza causale da 36 a 24 mesi. Una modifica di questo tipo non sarebbe coerente con l’impianto del decreto”.
E sul numero delle proroghe alla legge Poletti reasgisce con tranquillità: “Ha una sua logica, ma non è un dogma. Dunque se ne può discutere. Come si può discutere sulla formazione connessa all’apprendistato“, mentre sulla potenziale contraddizione con l0introduzione del contratto a tutele crescenti, il ministro pone al centro la semplificazione delle regole che a suo giudizio si fa “con entrambi i provvediementi”.