Potrebbero esserci i terroristi islamici di Boko Haram dietro la scomparsa di due sacerdoti italiani e una suora canadese, rapini da uomini armati nella notte tra venerdì e sabato nel Camerun, nella diocesi di Maroua a nord del paese. I due preti italiani appartengono alla diocesi di Vicenza ed è da lì che arrivano le prime notizie.
Sarebbero stati due gruppi di uomini armati a fare irruzione in piena notte nelle cade dei sacerdoti e delle suore: intorno alle 2 di notte, dopo aver messo a soqquadro tutto, il commando ha portato via i tre religiosi.
I due preti vicentini sono conosciuti nella zona: uno di loro si trova nel Paese africano da oltre 6 anni, l’altro invece da un anno. I terroristi islamici di Boko Haram sono attivi nel nord della Nigeria, al confine con il Camerun: erano stati loro a rapire il geometra siciliano Rizzo. La Farnesina ha fatto sapere di avere attivato l’Unità di crisi e l’ambasciata a Yoaundè: sono in corso tutte le verifiche.
I due sono don Gianantonio Allegri e Giampaolo Marta. Dirigono una parrocchia nel capoluogo della regione all’estremo nord del Camerun. Sono originari rispettivamente di Schio e di Thiene.
Con questo rapimento sale a cinque il numero degli italiani in ostaggio nel mondo. Sono ancora in mano ai loro rapitori:
- Giovanni Lo Porto: 38 anni, palermitano, sequestrato il 19 gennaio 2012 in Pakistan, nella provincia del Punjab, insieme ad un collega tedesco della Ong tedesca Welt HungerHilfe;
- Padre Paolo Dell’Oglio: gesuita romano, 59 anni, scomparso nel luglio dello scorso anno in Siria. Probabilmente è stato rapito da membri del gruppo estremista dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante nel capoluogo settentrionale di Raqqa;
- Gianluca Salviato: tecnico di 48 anni originario della provincia di venezia, scomparso il 22 marzo nella Cirenaica. Soffre di diabete e ha bisogno dell’insulina. Lavora per la Ravanelli di Venzone (Udine) societa’ che opera nel settore edilizio.