Via libera della Camera, con 260 sì e 158 no, al disegno di legge sulle Province già approvato in prima lettura e modificato dal Senato. Il Pd ha votato a favore con Scelta Civica, Psi, Centro democratico, contro si sono espressi M5s, Forza Italia e Fratelli d’Italia.
Il provvedimento, che porta la firma del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, stabilisce riforme in materia di enti locali, prevedendo l’istituzione delle Città metropolitane, la ridefinizione del sistema delle province e una nuova disciplina in materia di unioni e fusioni di Comuni.
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“Il primo passo del processo di semplificazione istituzionale è compiuto con l’approvazione del ddl Delrio sull’abolizione dei consigli provinciali”. Ne è convinta Marina Sereni, vicepresidente della Camera, esponente del Partito democratico. Dopo molti anni di dibattiti inconcludenti – sottolinea la vicepresidente della Camera – si realizza il primo tassello di un disegno riformatore più ampio che mette al centro i cittadini e la necessità di alleggerire la burocrazia, migliorare i servizi, usare meglio le risorse pubbliche”. Il passo definitivo, per Sereni, sarà costituito dalla “riforma costituzionale e la riscrittura del Titolo V”.
“La riforma delle province è legge. Il Pd mantiene la parola! Ma il meglio deve ancora venire”, ha scritto su Twitter, Alessia Morani, deputata democratica e membro della Segreteria.
Duri gli attacchi dell’opposizione. “Istituzionalizzato il caos”, per il Movimento 5 Stelle. “Un golpe”, per Forza Italia.