Per la formazione del Crocetta-bis il punto di partenza sarà il patto originario pre-elettorale con Pd, Udc e Megafono, quindi ci sarà spazio per gli altri partiti (Drs e Articolo 4) costituiti durante la legislatura a sostegno della maggioranza. Parola del presidente della Regione Rosario Crocetta.
“Io non sono un trasformista o un ribaltonista – afferma il governatore. – Niente veti o assi bipolari, perché lo schema è questo”. Crocetta traccia la sua strategia di governo: “Nessuno può forzare sui numeri degli assessori che spettano a questo o quel partito – dice – sembrerebbe una lotta per le poltrone, e non è così”. Dai partiti aspetta i nomi per la giunta, e “non importa se la partita si chiude prima o dopo la composizione delle liste per le europee”.
Sicuramente tra gli assessori inamovibili dopo Lucia Borsellino e Linda Vancheri, Crocetta mette anche Nelli Scilabra, la cui delega alla Formazione sembra ben salda. “Dubbi nel Pd su Nelli? Nessuno me li ha posti, negli incontri col segretario Raciti non se n’è mai discusso”.
Ma sono più sereni anche i rapporti con l’assessore dell’Udc. “Ho fatto pace con Patrizia Valenti, ci siamo chiariti, si è trattato di un equivoco. E io non sono un uomo dell’odio, l’odio fa male a chi lo pratica e non a chi lo riceve”. Il governatore Rosario Crocetta chiude così la polemica con l’assessore alle Autonomie locali, Patrizia Valenti, nata dopo la sua assenza nell’ultima giunta di governo. Su Dario Cartabellotta ed Ester Bonafede, gli altri due assessori Udc scaricati dal partito proprio per avere preso parte a quella riunione di giunta contravvenendo alle disposizioni, Crocetta allarga le braccia: “Le dico la verità, nei colloqui con l’Udc non è mai stato affrontato questo argomento: abbiamo invece chiarito quali sono i paletti entro cui ci muoveremo. E lì c’è l’accordo”.
E dopo la cena in un ristorante di Mondello con parlamentari ed esponenti dei Drs – c’era anche Davide Faraone del Pd – il governatore s’è messo al lavoro su alcuni punti di un programma che sottoporrà agli alleati. E dopo i colloqui di ieri con i leader di Articolo 4 e dell’Udc, Crocetta è ottimista. “Glielo invierò per mail. I tavoli di confronto come sostiene anche Matteo Renzi, non servono – afferma Crocetta. – Al tavolo di coalizione ci possiamo ritrovare solo per suggellare l’intesa, i vecchi riti non servono più, ormai c’è la tecnologia”.