La prossima settimana il Copasir, il comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, ascolterà in audizione il procuratore generale della Corte d’appello di Roma, Luigi Ciampoli, in merito al presunto coinvolgimento di uomini dei servizi segreti nel rapimento di Aldo Moro.
La decisione prende spunto dalle rivelazioni alla stampa di un ex ispettore della polizia, Enrico Rossi, che nelle scorse settimana ha svelato di essere venuto in possesso di una lettera in cui si sosteneva che sulla scena del sequestro in via Fani fossero presenti due agenti dei servizi segreti italiani a bordo di una moto che avevano l’incarico di ‘coprire’ l’azione delle Brigate rosse.
Su quella lettera firmata proprio da uno dei due agenti a bordo della moto, Rossi, ispettore in pensione, ha riferito che durante il suo lavoro alla Digos di Torino aveva svolto indagini che avevano accertato la circostanza ma che gli esiti delle sue relazioni ai superiori non hanno mai portato ad una riapertura del caso Moro.
Ciampoli, dopo le rivelazioni dell’ex ispettore, ha informato che avrebbe richiesto gli atti dell’indagine alla procura di Roma “per le opportune valutazioni”.
Proprio ieri l’ispettore Rossi è stato interrogato dal procuratore aggiunto di Roma Giancarlo Capaldo e dal sostituto Luca Palamara confermando il racconto e smentendo solo una parte dell’intervista rilasciata in cui avrebbe sostenuto di essere stato ostacolato nelle indagini partite nel 2009.