“Un incontro positivo”. È così che il governatore Rosario Crocetta ha definito l’incontro con una delegazione dell’Udc costituita dai presidente nazionale e regionale del partito, Gianpiero D’Alia e Margherita Ruvolo, dal capogruppo all’Ars, Lillo Firetto, e dal presidente della commissione Bilancio, Nino Dina.
È stata dimostrata, secondo il presidente della Regione, “la volontà di chiudere in modo veloce le questioni relative alla ricomposizione della giunta e il rinnovo dell’accordo politico originario, basato sul risanamento della spesa pubblica, il rilancio dell’occupazione e dello sviluppo e la lotta alla mafia”.
Gli stessi temi saranno affrontati con tutte le singole delegazioni politiche che sostengono il governo, prima della convocazione del tavolo politico che dovrà portare alla sottoscrizione di dieci punti programmatici con relative scadenze. Fallito il primo tentativo di ricomposizione della maggioranza sulla nascita del Crocetta-bis, i partiti hanno deciso di incontrarsi prima in una serie di incontri bilaterali e poi di nuovo tutti insieme.
I punti del documento “riguarderanno – secondo il governatore – l’attività amministrativa vera e propria e l’attività di governo e nuove riforme. Il patto infatti, ha come base l’accordo sulle riforme all’Ars e l’iniziativa di governo, per accelerare ulteriormente il contratto che il presidente e la coalizione hanno assunto col popolo siciliano”.
Ma, nel frattempo, nonostante il governatore abbia provato a tendere una mano al suo Pd, i colleghi di partito continuano con gli attacchi e le pressioni. “Crocetta deve mettersi d’accordo con se stesso, ci dica cosa vuole fare. Il tutti contro tutti – ha detto il deputato regionale Antonello Cracolici – produce una battaglia senza quartiere: se dovesse prevalere il ‘modello Vietnam’ sarebbe un danno per la Sicilia. Il Pd ha proposto di dar vita a un nuovo governo con un profilo politico nuovo, più incline al dialogo”.
Il Pd tiene la barra dritta nei confronti del governatore Rosario Crocetta e ribadisce la linea emersa nell’ultima direzione del partito: dunque un governo nuovo all’interno di una discussione con l’intera coalizione di maggioranza e senza accordi separati. A conclusione della riunione del gruppo parlamentare col segretario siciliano Fausto Raciti e il vice Mila Spicola, durata oltre tre ore, è stato deciso di stilare un comunicato congiunto a firma del segretario Raciti e del capogruppo Baldo Gucciardi.
“La posizione del Pd non cambia di una virgola, va rispettato il patto originario, Crocetta ci dica qual è il suo progetto e dove vuole andare – dice Raciti. – Non è una questione di nomi e neppure se fare il governo prima o dopo le liste per le europee. Discutiamo ma con la coalizione e non con incontri separati”.
Intanto, è iniziata con un ritardo di un’ora ed è stata subito sospesa la seduta dell’Ars. Complice il vorticoso giro di riunioni dei partiti della maggioranza.