Oltre 500 opere di Henri Cartier-Bresson verrano esposte al Museo dell’Ara Pacis di Roma: dal 26 settembre 2014 a gennaio 2015 verrà allestita una mostra contenente un ampio campionario di fotografie, dipinti, disegni e film del teorico dell’”istante decisivo”.
Organizzata dall’agenzia fotogiornalista Contrasto e dalla società partecipata Zetema, e promossa dall’assessorato alla Cultura e dalla soprintendenza ai Beni culturali, la mostra ha come scopo il proporre nuove punti di vista da “mettere a fuoco” sulla grande raccolta di opere che Cartier-Bresson ci ha lasciato.
Tramite un itinereario storico-artistico che copra l’intero percorso professionale del fotografo, la mostra retrospettiva vuole metterne in evidenza un altro lato oltre a quello del Cartier-Bresson abile nel cogliere “i momenti decisivi”: il fotografo, vicino al movimento surrealista intorno agli anni trenta, il militante documentarista della guerra civile spagnola e della seconda guerra mondiale, il reporter degli anni cinquanta e sessanta e infine, cominciando negli anni settanta, l’artista più intimista