Proclamato il lutto cittadino nel giorno in cui si celebreranno i funerali di Antonio Vizzini, l’operaio gelese dell’indotto dell’Eni, morto ieri in seguito ad un incidente sul lavoro nell’area della centrale termoelettrica della raffineria del Nisseno.
Bisognerà però attendere l’autopsia, che è stata già disposta dalla Procura della Repubblica del tribunale di Gela, per accertare le reali cause della morte. Il referto dei medici del Pronto Soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele attribuisce il decesso a uno schiacciamento toracico perché Vizzini sarebbe rimasto incastrato dietro la cabina della gru in movimento mentre prendeva le imbracature da un cassonetto del mezzo meccanico.
Il sindaco ha inoltre disposto che “per l’intera durata della cerimonia funebre tutte le attività commerciali, artigianali e professionali della città resteranno chiuse in segno di rispetto”.
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