Le ragazze del porno, dodici registe per raccontare la pornografia da un altro punto di vista. Le donne coinvolte nel progetto sono Erika Z. Galli, Martina Ruggeri e Mara Chiaretti, Tiziana Lo Porto, ideatrice del progetto, Anna Negri, Regina Orioli, Titta Cosetta Raccagni, Lidia Ravviso, Emanuela Rossi, Slavina, Monica Stambrini e Roberta Torre. Le protagoniste di questa storia hanno tra i 25 e i 70 anni e sono tutte professioniste di cinema, televisione, teatro e video arte. Sono loro il gruppo di registe che nel 2012 hanno deciso di lavorare insieme su alcuni film pornografici ed erotici.
Ma il progetto non è un caso isolato al mondo. Infatti un progetto simile è stato realizzato in Svezia da Mia Engberg con l’antologia di cortometraggi “Dirty Diaries”. Ma qualcosa di simile è successo anche in Spagna ad opera di Erika Lust. Anche in Francia alcune registe sono state coinvolte nelle antologie di corti “X-Femmes”, prodotte da Canal +, mentre il Danimarca, la casa produttrice fondata da Lars Von Trier è stata pioniera nella produzione di film porno girati da donne e destinati al pubblico femminile.
Il desiderio di realizzare il progetto “Le ragazze del porno” ha spinto le donne coinvolte in questo progetto di realizzarne una. Il film, composta da dieci cortometraggi, vedrà l’inizio delle riprese nel mese di luglio 2014. All’interno di ogni loro singolo spazio le donne saranno libere di fare scelte estetiche e punti di vista diversi.
I dieci corti saranno:
- “Educazione sentimentale di Hot Rabbit” scritto e diretto da Mara Chiaretti,
- “Seratina” scritto e diretto da Anna Negri,
- “Mano di velluto” scritto e diretto da Regina Orioli,
- “I sogni muoiono all’alba” scritto e diretto da Titta Cosetta Raccagni,
- “Harem” scritto da Melissa Panarello e diretto da Lidia Ravviso,
- “Il sesso degli angeli” scritto e diretto da Emanuela Rossi,
- “Gang Banging” scritto e diretto da Slavina,
- “Queen Kong” scritto e diretto da Monica Stambrini,
- “Alicia in the supermarket” scritto e diretto da Roberta Torre.
Questo il comunicato che il gruppo di registe ha pubblicato online per il lancio della campagna di crowdfunding.
“Da due anni ci siamo ritrovate, un gruppo di registe e scrittrici, con l’idea e il desiderio di realizzare dei cortometraggi porno/erotici in Italia. Mai prima era successo che delle registe italiane si mettessero insieme con l’idea di collaborare fra loro – ed è interessante che ad unirci sia stato un genere fino a poco tempo fa così prettamente “maschile” come il porno. E questo è il nostro primo grande traguardo. Seguendo l’esempio di progetti simili fuori dall’Italia, credevamo fosse più facile trovare i soldi per realizzare il nostro progetto anche in Italia, ma ci siamo scontrate con le problematiche di censura, distribuzione, crisi economica. Così abbiamo pensato di rivolgerci direttamente al pubblico, per cominciare a realizzare qualcosa subito, con voi e con il crowdfunding. Finanziandoci, anche con una piccola quota, diventerete i nostri produttori, parteciperete al processo di realizzazione dei film e soprattutto li vedrete (in anteprima)! Ogni regista ha scritto un piccolo film, confrontandosi con le altre sia a livello artistico che produttivo. Con questo crowdfunding – di questi dieci corti ne potremo realizzare tre. Saranno i primi tre film che comporranno un lungometraggio e che ci aiuteranno a trovare i finanziamenti per gli altri. I soldi che chiediamo servono a coprire le spese vive perché molti dei nostri collaboratori ci stanno aiutando a titolo gratuito. Abbiamo già una piccola troupe – prevalentemente femminile – che ha collaborato con noi alla realizzazione del promo, anche se ogni regista sarà libera di lavorare con chi preferisce. La nostra maggiore difficoltà sarà quella trovare degli attori disposti a girare scene di sesso esplicite… ma sarà anche divertente scoprire che forse non è così difficile come sembra. Anzi se siete interessati fatevi avanti. Mettere in scena il desiderio di donna in Italia non è comune e nemmeno facile, ma evidentemente è un’esigenza sempre più sentita. Lo vediamo dall’entusiasmo e dall’adesione delle registe e degli artisti che ci chiedono di partecipare al progetto. Il nostro sogno è quello di allargarci e di poter produrre sempre più film, di qualsiasi natura, gender e immaginario possibile. Crediamo fermamente che questo sogno sia importante non solo per noi donne ma anche per gli uomini, per l’arte e la cultura in Italia”.