Lo avevano avvistato a Londra con moglie e figli per una vacanza post-governo. Ma sul Tamigi, come Si24.it aveva anticipato, non avrebbe trovato la sua nuova casa. Enrico Letta, ex presidente del consiglio, comincia oggi la sua esperienza di professore con un ciclo di seminari sull’Europa alla Sciences-Po di Parigi. E per annunciare il suo nuovo incarico, “non da esule” come sottolinea, sceglie il quotidiano La Stampa di Torino.
Il voto di maggio – dice l’ex premier – “sarà il vero spartiacque: si dovranno valutare le percentuali delle forze ostili all’Europa e il peso degli astensionisti. Anche loro saranno decisivi e noi dovremo porci questa domanda chiave: cosa pensa dell’Europa un elettore che non va a votare?”. E poi rimarca: “Queste elezioni sono veramente un passaggio cruciale e abbiamo bisogno di capire che tipo di politica ci aspetta per il futuro e quali saranno davvero le relazioni tra cittadini ed eletti”.
Contro l’anti-europeismo, per Letta serve “un’Europa più semplice in grado di dimostrare meglio cosa ha fatto di positivo per gli europei. Ma soprattutto deve tornare la crescita, altrimenti avremo un grosso problema e rischiamo la catastrofe”. L’Europa ha sbagliato, continua l’ex premier, “quando i due più grandi successi – la moneta unica e il superamento dei confini – si sono trasformati in fonti di malessere”.
E sulla sua scelta di lasciare l’Italia per insegnare a Parigi, infine: “Non sono un esule. Ormai con i low cost Roma-Parigi è come Roma-Torino, in mezzo alla settimana sono a Roma in Parlamento o per seminari”.