Circa quattrocento agenti penitenziari stanno partecipando a Palermo alla manifestazione regionale organizzata dai sindacati di polizia Sappe, Uil Pa, Ugl, Sinappe, Cgil per denunciare condizioni di lavoro inadeguate, organici sottodimensionati e sovraffollamento dei detenuti negli istituti penitenziari siciliani.
Il corteo, partito dal carcere Ucciardone, ha sfilato per le vie del centro fino sede della Prefettura. Sono 3.600 gli addetti del comparto in Sicilia, mille in meno, secondo i sindacati di polizia, rispetto al fabbisogno effettivo.
“Siamo in piazza – dice il segretario regionale del Sappe, Calogero Navarra – per denunciare la gestione fallimentare che da tre anni a questa parte è stata attuata dal dirigente generale della amministrazione penitenziaria. Chiediamo un cambio di passo a partire dal mancato rinnovo del mandato all’attuale dirigente che scade a giugno. L’idea di aprire altri padiglioni nelle strutture penitenziarie siciliane senza parallelamente aumentare gli organici equivale solo aumentare le ore di lavoro straordinario per il personale in servizio, non retribuito peraltro per mancanza di fondi, e non garantisce la sicurezza negli istituti penitenziari”.