Sulla vicenda dei video e delle immagini hard girati da un gruppo di studenti di due licei palermitani e diffusi tramite Whatsapp si è interessato anche Lucignolo, il programma andato in onda domenica 3o marzo su Italia 1.
Nel servizio si racconta come diversi video, nei quali sono ripresi rapporti sessuali di ragazze minorenni, siano circolati di cellulare in cellulare, diventando virali il pochi giorni, fino ad arrivare anche sugli smartphone di professori e genitori. E come il passo sia stato breve fino all’inizio delle indagini da parte della polizia postale.
Ai microfoni di Lucignolo parla anche il preside del Liceo Meli, Salvo Chiaromonte che esprime “amarezza e tristezza profonda”. Il preside smentisce il coinvolgimento di ragazzi del suo liceo ma gli studenti, invece, confermano.
“Ma siccome siamo a Palermo” commenta l’autore del servizio, “le vecchie regole tornano a prevalere”: al Giardino Inglese si è scatenata una rissa contro i presunti responsabili della diffusione di questi video. Ma nessuno vuole parlare, e chi inizia viene subito ammonito: “Non dire niente, qui finisce male”. Ma poi un gruppo di ragazzi racconta com’è andata: “Potevano ammazzarsi”.
Ma alla fine è sempre una questione di onore e di dignità. “Se l’avessero fatto a tua sorella?” chiede l’inviato. “Li avrei ammazzati” è stata la risposta, senza nemmeno un attimo di esitazione.
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