Manca sempre meno alla cerimonia di canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II in programma il 27 aprile in Piazza San Pietro. La tv satellitare seguirà l’evento con una tecnologia altamente innovativa.
Si tratta di un imponente iniziativa che coinvolge aziende internazionali del calibro di Eutelsat, Sky, Globecast e Sony, sotto la guida del Centro Televisivo Vaticano (CTV) che curerà la produzione delle immagini. Un mix tecnologico mai sperimentato prima per favorire la condivisione nel mondo di un momento così importante per la storia della Chiesa cattolica, come appunto la canonizzazione in una stessa occasione di due pontefici.
I dettagli del progetto sono stati resi noti nel pomeriggio durante una conferenza stampa nell’atrio dell’Aula Paolo VI. Padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede, è stato il moderatore dell’incontro al quale sono intervenuti anche mons. Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, i leader delle aziende coinvolte nel progetto e il direttore del CTV, mons. Dario Edoardo Viganò.
“Per quanto riguarda la presenza del Papa Emerito Benedetto XVI alla cerimonia delle canonizzazioni di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, non è il caso di fare prematuramente delle previsioni” ha detto padre Federico Lombardi. “C’è – ha ammesso il gesuita – una certa attesa dopo la sua presenza al Concistoro del 22 febbraio, e dopo che Papa Francesco ha detto che è un’istituzione. Dunque – ha concluso padre Lombardi – possiamo dare per normale che sia invitato, vediamo se si sentirà di essere presente. È una situazione impegnativa, e non c’è una conferma della sua presenza”.
Il nuovo stile sobrio di Papa Francesco e la crisi economica che stiamo vivendo hanno determinato la scelta di tenere bassi i costi di quello che in sé è un evento straordinario e senza precedenti. “Utilizzeremo – ha esemplificato il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi – gli stessi arazzi già esposti sulla Loggia della Basilica di San Pietro in occasione delle rispettive beatificazioni, quella del 1999 di Roncalli, e quella del 2011 di Wojtyla”.