Un John Elkann ottimista e determinato quello che ha preso parola a Torino all’assemblea degli azionisti Fiat, l’ultima al Lingotto, convocata per l’approvazione del bilancio 2013. “Per la prima volta non dobbiamo più giocare una partita per la sopravvivenza – ha detto il nipote dell’Avvocato – Abbiamo prospettive diverse”.
Elkann ha comunque rinviato ogni giudizio al sei maggio, quando la dirigenza Fca rivelerà i programmi per i prossimi anni. “Fca metterà fine alla vita precaria di Fiat”, il cui logo, tuttavia, continuerà a campeggiare sulle automobili. Il presidente del gruppo Fca ha inoltre scongiurato ipotesi di cambiamenti nell’asset societario, con Exor che continuerà a detenere il 30,06% dell’azienda.
Soddisfatto anche Sergio Marchionne, che ha confermato la definitiva piena integrazione di Fiat con Chrysler avviato nel 2009 e culminata con un “2013 ricco di soddisfazioni”, con perdite ridotte sul mercato Europeo e un ottimo sviluppo dei marchi “premium”, come Maserati, il cui stabilimento di Grugliasco è praticamente rinato.