Sulle strade siciliane continua a scorrere sangue. L’ultima tragedia si è consumata in un sabato pomeriggio qualsiasi nella galleria “Battaglia” dell’autostrada A20, la Palermo-Messina: un autocompattatore sbanda, invade la carreggiata, impatta in modo violento e drammatico due auto e un pullman. Il bilancio è di 4 vittime e tre feriti gravissimi. A morire per primo l’autista dell’autocompattatore, Rosario Sucato, 26enne di Misilmeri, paese del Palermitano.
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La tragedia sconvolge ancora di più per la storia delle altre tre vittime: una famiglia di Patti (Messina) spazzata via in un attimo, nello scontro inevitabile. Guglielmo Di Maggio, 44 anni, era originario di Palermo e stava viaggiando sulla sua Peugeot 307 verso il capoluogo siciliano. Con lui in macchina, la moglie Nunzia Natoli (40 anni) e i piccoli Anna (7 anni) e Antonino. Per la coppia e la piccola Anna non c’è stato nulla da fare. L’unico scampato alla morte è il più piccolo, “Ninetto”: ha un grave trauma toracico addominale e un femore fratturato. Al momento si trova ricoverato all’ospedale Di Cristina a Palermo, trasportato in elisoccorso subito dopo l’incidente.
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Si teme anche per la vita di una coppia di anziani che viaggiava in una Renault Megan finita contro l’autocompattatore: Amedeo Cattarinich (75 anni) e Rosa Insana (74 anni). I due coniugi si trovano all’ospedale Giglio di Cefalù, insieme a un terzo ferito che però non sarebbe in gravi condizioni.
La dinamica dello scontro fatale ancora è da ricostruire: la scena a cui hanno assistito i testimoni è stata straziante. Le lamiere non hanno lasciato scampo alle 4 vittime: nella galleria, trasformatasi in inferno, sono arrivati carabinieri, vigili del fuoco, polizia stradale e operatori del 118 con alcune eliambulanze. Il fatale motivo per cui il giovane autista di Misilmeri abbia perso il controllo del mezzo è ancora da individuare.
Resta chiusa la carreggiata in direzione del capoluogo siciliano. I dipendenti del Consorzio autostrade stanno lavorando per cercare di ripristinare la viabilità nella galleria Battaglia.
È stato proclamato il lutto cittadino a Patti, nel messinese, comune di residenza della famiglia di Guglielmo Di Maggio. Il sindaco Giuseppe Mauro Aquino ha disposto che sugli edifici pubblici siano esposte le bandiere a mezz’asta, mentre gli esercizi pubblici, commerciali e le aziende sono invitati a sospendere le attività durante i funerali. Le salme delle tre vittime arriveranno a Patti nel pomeriggio, dove è stata allestita la camera ardente nella chiesa del Sacro Cuore. Domani mattina alle 10:30 nella stessa chiesa sarà celebrato il rito funebre.
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