Il Milan vince e finalmente convince anche un po’. Grande serata quella di sabato, larghi sorrisi e Seedorf finalmente contento. Una magia di Balotelli e due di Kakà firmano in calce la netta vittoria per 3-0 sul Chievo.
Ma in questo clima di generale soddisfazione c’è una frase ad aprire uno squarcio di tristezza, a far calare il leggero velo della malinconia. Ricardo Kakà, il leader di questa squadra, il vero esempio trascinatore di uno spogliatoio, potrebbe lasciare nuovamente il Milan a fine stagione.
L’ipotesi è stata ventilata dall’amministratore delegato rossonero, Adriano Galliani, al termine della partita. “Ricky ha un contratto con noi fino al 2015 – ha spiegato – ma esiste una clausola che gli permette di liberarsi già nel 2014 qualora la squadra non dovesse raggiungere la Champions League. Io, naturalmente, spero che lui non la eserciti e che decida di rimanere con noi”.
Per i tifosi rossoneri è un salto all’indietro di ben 5 anni, quando in quel famoso gennaio del 2009 il brasiliano fu a un passo dal volare in Inghilterra al Manchester City. Operazione che aprì la strada alla cessione al Real Madrid, arrivata pochi mesi dopo.
Kakà si è trincerato dietro poche parole: “Non voglio parlare del mio futuro – ha detto il brasiliano -. Troppo spesso si fanno ipotesi che io non voglio commentare. So solo che mi trovo bene qui e voglio rimanerci”.
Quello che si augura anche la maggioranza dei sostenitori rossoneri. A quasi 32 anni, pur con qualche acciacco e una velocità ridotta rispetto ai suoi migliori standard, Kakà rimane uno dei pochissimi a poter fare la differenza in questo Milan. E soprattutto rimane un esempio da seguire per i più giovani, a volte troppo distratti da creste, tatuaggi e feste in discoteca. Kakà è un modello da seguire, dentro e fuori dal campo. La sua carriera e i trofei vinti parlano per lui.
Difficile capire cosa potrà accadere in estate. Dagli Stati Uniti c’è già chi fa la corte al numero 22 rossonero. Si tratta degli Orlando City, la nuova franchigia che dall’anno prossimo giocherà nel massimo campionato statunitense. Presentarsi al via con un Kakà in più nel motore significherebbe partire col botto. Un ritorno tecnico e d’immagine notevolissimo per una società all’esordio.
Il presidente degli Orlando City, Philip Rawlins, attraverso Twitter ha mandato messaggi d’amore al brasiliano: “Noi saremo pronti quando tu lo sarai, Ricardo”, ha cinguettato. I tifosi del Milan sperano che Kakà non lo sia almeno per un altro po’.