Alla vigilia della presentazione del testo di riforma del Senato, Pietro Grasso bacchetta Renzi: “Il Senato non va abolito”, anzi dovrebbe essere “composto da rappresentanti delle autonomie e componenti eletti”. Il presidente di Palazzo Madama dice la sua dalle colonne del quotidiano La Repubblica, dove avverte: “Con un ampio premio di maggioranza e una sola Camera politica, il rischio è che possano saltare gli equilibri costituzionali e ridursi gli spazi di democrazia diretta”.
Grasso dice che “al posto di Renzi” farebbe “questo che sta facendo lui, lavorando con tutte le mie forze per superare il bicameralismo perfetto, diminuire il numero dei parlamentari, semplificare l’iter legislativo”. Poi il presidente del Senato formula la sua ipotesi: “Almeno un centinaio di senatori eletti a cui sono delegate funzioni legislative e di controllo di rilievo”.
“Immagino un Senato composto da senatori eletti dai cittadini contestualmente alle elezioni dei consigli regionali, e una quota di partecipazione dei consiglieri regionali eletti all’interno degli stessi consigli”, continua Grasso “Per rendere più stretto il coordinamento tra il Senato così composto e le autonomie locali, prevederei la possibilità di partecipazione, senza diritto di voto, dei presidenti delle Regioni e dei sindaci delle aree metropolitane”.
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Da quando un comunista come Grasso è super partes ?
Il personaggio è uno dei più squallidi conservatori di partito che si conosca. Non è adatto a fare il presidente del senato che dovrebbe essere persona in grado di NON fare politica ma di essere moderatore tra le componenti.
Lo abbiamo già visto all'opera quando ha stravolto le decisioni della commissione considerando retroattiva una legge !