Sulla riforma della Pubblica amministrazione voluta dall’Esecutivo Renzi, un ministro boccia l’altro. “Un sistema sano, non ha bisogno di mandare a casa anziani per fare entrare giovani”, dice il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, rispondendo al ministro per la Semplificazione, Marianna Madia che aveva detto: “In Italia ci sono troppi dirigenti, troppo anziani, che non ruotano e per i quali si è formata una giungla retributiva che non risponde né a criteri meritocratici né a elementi oggettivi”.
“Non amo – ha aggiunto Giannini, arrivando a Bari al convegno biennale della Confindustria – il collegamento tra chi va a casa e chi entra, perchè ci deve essere l’alternanza costante che deriva da un flusso normale”. E non bisogna preoccuparsi troppo della precarità, perché è “una deformazione patologica della flessibilità, che va restituita alla sua fisiologicità. Un governo che crede nella flessibiltà e non nella patologicità, deve trovare gli strumenti, cosa che sta facendo”.
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