Alla fine al Viminale si è raggiunto un accordo tra il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi e il sindaco di Torino Piero Fassino, presidente dell’Anci: la multa per chi parcheggia nelle zone a strisce blu oltre il tempo per il quale si è pagato può essere fatta, ma solo se i comuni hanno adottato una “specifica previsione”.
Fassino e Lupi sono arrivati all’incontro al Viminale, sotto l’occhio di Angelino Alfano, dopo aver ribadito in giornata le proprie posizioni in vista dell’incontro; per il sindaco, l’incontro sarebbe dovuto servire a cercare “un punto di sintesi”, e quindi “mi auguro che Lupi non venga lì solo per ripetere una cosa che non è concretamente gestibile“. Per il ministro, posto che “il principio generale è che i cittadini rispettano le leggi e anche gli amministratori devono farlo e non possono interpretarle”, il punto fermo è che “le multe non possono essere usate come tassazione indiretta sulla pelle dei cittadini“.
Il chiarimento auspicato da entrambi è arrivato in serata, nella forma di una nota del ministero dei trasporti, in cui si precisa che “per le zone a strisce blu, laddove la sosta si protragga oltre il termine per il quale si è pagato, la sanzione pecuniaria potrà essere irrogata solo in presenza di specifica previsione del Comune”. Questo perché “si è convenuto che la regolamentazione della sosta è competenza dei Comuni che ne definiscono le modalità con proprio atto deliberativo”.
Nell’incontro è stato affrontato anche il tema “dei dissuasori di velocità – comunemente definiti autovelox”, precisando che “appare evidente che possano essere installati e operativi soltanto dissuasori dotati di effettivi dispositivi di controllo”.