Sono stati trovati all’interno di un bidone abbandonato in un capannone a Serravalle Pistoiese i resti del corpo di un uomo, parzialmente sciolti nell’acido e in avanzato stato di decomposizione. Il capannone è di proprietà di Luigi Orefice, 45 anni, ed è attualmente preso in affitto da alcune persone che hanno fatto la macabra scoperta, segnalando l’accaduto alle forze dell’ordine.
Il cadavere potrebbe essere quello di Rosario Orefice, scomparso il 30 aprile 2010. Il bidone di ferro era nascosto in un’intercapedine non visibile all’esterno: gli affittuari l’avrebbero notato perché stavano iniziando alcuni lavori di ristrutturazione. I resti sono ora a disposizione dell’autorità giudiziaria: solo l’esame del dna potrà eliminare i dubbi.
Della scomparsa di Rosario Orefice si era occupata anche la trasmissione “Chi l’ha visto?”. Il fratello Luigi, carrozziere, era stato rinviato a giudizio per l’omicidio e la soppressione del cadavere del fratello. Secondo l’accusa il movente del delitto sarebbe di carattere economico.
Rosario, infatti, era diventato titolare della ex verniceria di Casalguidi che era stata avviata anni prima da Luigi. Sarebbero stati problemi finanziari, stando alla tesi dell’accusa, a causare pesanti contrasti fra i due fratelli, originari di Caserta.