Nel trasporto ferroviario pendolare “c’è un problema di risorse disponibili. Non si può più continuare a dire che si può fare, senza risorse adeguate, quello che la gente desidera”. Sono le parole dell’ad di Ferrovie Mauro durante il Forum di Fs sul Trasporto pubblico locale.
“Possibile che in un Paese come il nostro non si riescano a tirar fuori 500 milioni l’anno per 5-6 anni per arrivare a quei famosi sei miliardi” per rinnovare completamente la flotta dei treni regionali?, “Io vorrei che fosse possibile”, ha aggiunto Moretti facendo riferimento ai tre miliardi mancanti, oltre ai 3 già messi da Fs in autofinanziamento.
Fs ha bisogno della “certezza dei pagamenti” ha continuato Moretti. “Non possiamo continuare a fare servizi se ci sono dei clienti collettivi che pensano di pagarci in 2 anni, due anni e mezzo. Potremmo anche lasciarli ad altri”, ha aggiunto Moretti, sottolineando che “i pagamenti della P.a. devono essere certi e nei tempi previsti dal contratto di servizio”.
Moretti ha fatto il confronto con quanto accade negli altri Paesi europei. In particolare, per quanto riguarda i ricavi da traffico nel trasporto ferroviario pendolare, nel 2012 Fs ha ricevuto 13 centesimi per passeggero km (di cui 11,5 dallo Stato e 5,7 dai cittadini), contro i 18,5 centesimi di euro della Germania (Deutsche Bahn) e i 24,5 centesimi della Francia (Sncf). Inoltre “è abbastanza curioso che nel trasporto bus extraurbano – ha osservato Moretti – ci siano incassi molto più alti che nel treno (17,2 centesimi per passeggero chilometro), cosa che rappresenta un caso unico al mondo”.
Lo Stato italiano destina al trasporto ferroviario regionale 34,7 euro per ogni abitante, contro i 65 della Francia e i 51 della Germania. I 3 miliardi messi da Fs nel trasporto pendolare, ha detto Moretti, “sono una quantità enorme di soldi e può dare un grande sollievo alla situazione dei pendolari. Ma non basta, ce ne vogliono altri 3 e chiediamo un contributo alle autorità pubbliche”.