“Mi impegno a intervenire sull’azienda come fatto con la Tenneco”. Lo ha detto il vice presidente della Commissione Europea Antonio Tajani incontrando, insieme con il sindaco di Catania Enzo Bianco, i lavoratori della Micron prima di recarsi in visita nello stabilimento 3Sun. Tajani ha ricordato come, dopo l’annuncio della chiusura e del ridimensionamento degli stabilimenti Tenneco di Gijon (Spagna) e Sint-Truiden (Belgio), la Commissione europea abbia incontrato i rappresentanti dell’azienda e i sindacati per valutare tutte le possibilità e garantire i livelli occupazionali.
Tajani ha sottolineato come l’Europa stia “promuovendo la reindustrializzazione per assicurare crescita e lavoro” soprattutto nei settori tecnologicamente innovativi come la microelettronica, che vanno dunque sostenuti. All’incontro i lavoratori si sono presentati tenendo in mano un cartello con scritto “Vendesi 127 esuberi Micron, ingegneri, matematici, informatici. Astenersi perditempo e delocalizzatori”. “Non ci si rende conto – ha detto dal canto suo Bianco – per quale motivo aziende che vanno bene e sono in attivo debbano essere ridotte o delocalizzate. Per questo abbiamo avviato con l’assessore regionale Linda Vancheri un tavolo permanente per seguire la vertenza Micron. E siamo felici che il vicepresidente della Commssione europea Tajani sia al nostro fianco in questa battaglia”.
“Al commissario Tajani abbiamo ribadito la forte vocazione industriale di Catania e l’esigenza che questa città ottenga attenzione dall’Europa”. Lo affermano in una nota i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Giacomo Rota, Rosaria Rotolo e Angelo Mattone, aggiungendo di aver “anche segnalato tutte le difficoltà che in questo momento l’Etna Valley sta attraversando, compreso il caso Micron, emblema di una pericolosa ed ingiusta volontà di delocalizzazione a dispetto dei risultati e dell’eccellenza territoriale”.
I sindacalisti nella nota esprimono il loro “apprezzamento” per la visita a Catania del commissario europeo all’Industria Antonio Tajani e ringraziano il sindaco Bianco “per aver ancora una volta applicato il metodo concertativo, valida opportunità di confronto tra istituzioni, sindacato e imprese per la ripresa del lavoro produttivo, la tutela e valorizzazione di lavoratori e territorio”.
A Tajani i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Catania hanno sottolineato “l’esigenza che l’Europa prenda posizione sul fenomeno della delocalizzazione e il valore aggiunto del distretto del Sud est siciliano che da solo rappresenta l’80% del Pil siciliano al netto dei soldi pubblici, oltre al forte ruolo delle acciaierie e di tutta l’industria catanese”. Infine, i sindacati hanno sottolineato l’importanza di riuscire a creare un contesto ‘friendly’ per i nuovi possibili insediamenti a Catania ma soprattutto, la possibilità di intercettare una fetta degli 80 miliardi di investimenti europei per la microelettronica”.
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