Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha chiesto al capo del Dap, Giovanni Tamburino, di tenerlo costantemente informato sulle condizioni di Provenzano. “Vorrà tenermi aggiornato costantemente – si legge nel passaggio conclusivo della lettera inviata a Tamburino in merito alla proroga del 41bis – sulle condizioni di salute e di assistenza del detenuto Provenzano Bernardo, al fine delle valutazioni riservate allo scrivente”.
“Ho firmato il decreto predisposto dal suo Dipartimento al fine della proroga del regime detentivo speciale relativo al detenuto sopra individuato”, si spiega nella lettera. “Risulta conclamata oggettivamente la pericolosità del detenuto Provenzano Bernardo, quale capo ancora indiscusso dell’organizzazione criminale denominata Cosa nostra”, si legge in un passaggio della lettera.
Nel documento il ministro sottolinea che “tale condizione, come sottolineato dalla Direzione nazionale antimafia, rende evidente la necessità di conservazione delle misure atte al contenimento della carica di pericolosità sociale del detenuto correlata al rischio di diramazione di direttive criminose all’esterno del circuito penitenziario”. Permane quindi il rischio di un passaggio di informazioni e questo impedisce di alleggerire il regime carcerario.
“Ciò anche in ragione – si spiega in un altro passaggio del documento – del motivato parere della Direzione nazionale antimafia circa la non evidenza di uno stato di totale scadimento delle attuali capacità di attenzione, comprensione ed orientamento spazio-temporale della persona”.