“Mi auguro che si arrivi presto alla un accordo. Non possiamo tardare ulteriormente. Ci sono tante questioni aperte che richiedono impegno e attenzione totali, dal ddl sulle imprese alla finanziaria bis”. Il capogruppo del Pd Baldo Gucciardi, dopo il vertice di maggioranza di circa quattro ore con il governo Crocetta, chiede di stringere i tempi. Ma troppi sono ancora i nodi irrisolti.
Molte, intanto, le dichiarazioni di solidarietà, anche dalle opposizioni, per l’assessore all’Energia, Nicolò Marino, indicato dal governatore Crocetta come il primo componente della giunta sacrificabile. “Ho parlato con i miei assessori. Sanno com’è la situazione”, si è difeso il presidente della Regione.
“In attesa che si concluda questa fase di confronto fra il segretario del Pd Raciti e il presidente Crocetta – scrive in una nota il parlamentare regionale del Pd, Giovanni Panepinto – chiedo ad entrambi di valutare con la massima attenzione le scelte che si compieranno sull’assessorato all’Energia, che oggi più che mai rappresenta uno dei crocevia fondamentali per la vita della Regione. Proprio da questo assessorato, infatti, passano decisioni strategiche che muovono una grande quantità di interessi e di denaro pubblico: penso al settore dell’energia o a quello dei rifiuti, ma anche all’importanza della con conclusione dell’iter di ripubblicizzazione dell’acqua”.
“In questo anno e mezzo – prosegue Panepinto – l’assessore Marino, con il quale ho avuto più di un acceso confronto, ha comunque garantito trasparenza e legalità in ambiti delicatissimi, senza mai piegarsi a interessi costituti. E a proposito di ‘interessi’, basta vedere quello che sta accadendo nell’area dell’ex Ato rifiuti di Sciacca, dove è in corso un profondo scontro fra chi vuole chiudere la discarica pubblica per favorire interessi privati, e chi si oppone ad ogni tentativo di speculazione. Mi aspetto che il presidente Crocetta e il segretario Raciti, insieme con gli altri rappresentanti della maggioranza, compiano passi attenti in questo settore strategico”.
“Sarebbe molto grave se – ha detto il presidente di FI all’Ars, Marco Falcone – per far quadrare i numeri e soddisfare le pretese di qualche partito alleato, Crocetta, dimenticandosi dei fondamentali principi di legalità e trasparenza sale e lievito di un buon governo, licenziasse l’assessore Marino che ha dato prova di rara capacità a scongiurare i tentativi di assalto, da parte della criminalità e del malaffare, a uno dei settori più delicati del servizio pubblico”.
“Marino – ha concluso Falcone – deve continuare a gestire e sorvegliare il settore strategico dell’energia, dell’acqua e dei rifiuti. Il suo allontanamento potrebbe provocare una crepa in quest’opera d’impermeabilizzazione da lui ottenuta con grande impegno e tenacia”.
“È da irresponsabili, in un momento come questo, in cui si decide il futuro del servizio rifiuti e di quello idrico, pensare di rimuovere l’assessore Nicolò Marino. Non vorremmo che dietro questa decisione ci fosse il tentativo di mettere un amico dei poteri forti nella gestione di servizi fondamentali per la collettività. Crocetta ci ripensi”, dicono Angela Foti e Valentina Palmeri, del gruppo parlamentare all’Ars del Movimento 5 Stelle.
Le deputate sollecitano una retromarcia anche sulla Maria Rita Sgarlata, “che nei pochi mesi alla guida dell’assessorato ha dimostrato di essere tra gli assessori meno scandalosi della giunta. Troviamo che questo rimpasto sia dettato dall’esigenza di distribuire mance piuttosto che da quella di dare risposte ai reali bisogni della Sicilia”.