“Termini Imerese e il sito Fiat non sono terra di conquista. Da anni assistiamo a inutili passerelle di imprenditori, o sedicenti tali, che millantano progetti di sviluppo, sproloquiano in vaghe e mirabolanti promesse, ma in realtà puntano solo alla depredazione – dichiara il presidente di Confindustria Palermo, alessandro Albanese – delle risorse messe a disposizione dalla Regione per rilanciare lo stabilimento. Servono progetti veri e concreti per il rilancio di Termini Imerese. E che dire della short list? L’agenzia che ha coordinato le proposte per Fiat finora ha solo inanellato una serie di flop, di buchi nell’acqua”.
Il presidente di Confindustria Palermo è stato ascoltato insieme con Confindustria Sicilia dalla commissione Attività Produttive all’Ars, sulle ipotesi di rilancio del sito Fiat a Termini Imerese. “È giusto analizzare – commenta – tutte le proposte sul tavolo, ma occorre la massima attenzione, per distinguere da progetto a progetto. Non possiamo fare spazio a programmi senza struttura e senza prospettive, programmi senza un piano industriale solido, che non potranno mai garantire un reale sbocco occupazionale. Perché così facendo si rischia di tagliare fuori le idee vere, gli investitori seri, i gruppi internazionali che con lucidità e buon senso possono essere realmente interessati a un’attività economica nel sito di Termini Imerese. E non possiamo più permetterci di escludere le ipotesi vere e concrete di una ripresa economica dell’attività nello stabilimento Fiat”.