Si sono dimessi Anna Buttafuoco e Calogero Beringheli, rispettivamente capo e vicecapo di gabinetto dell’assessorato regionale alle Infrastrutture e alla mobilità. La decisione, dopo un confronto con l’assessore Nino Bartolotta, segue alla pubblicazione delle intercettazioni relative allo scandalo formazione professionale di Messina.
I due, infatti, sono citati, insieme a Maria Cristina Risoli – ex collaboratrice esterna dell’assessorato alla Formazione, il cui contratto è già stato revocato da Nelli Scilabra – nelle intercettazioni allegate all’ordinanza con cui la Procura di Messina ha chiesto alla Camera dei deputati l’arresto del deputato Pd, Francantonio Genovese.
“I rapporti da noi intrattenuti con alcune persone oggi coinvolte nell’operazione “Corsi d’oro” – spiegano Beringheli e Buttafuoco in una nota – sono esclusivamente riconducibili al proprio ruolo lavorativo che riteniamo non essere oggetto di alcun illecito penalmente rilevante; tuttavia, considerato il ruolo che gli scriventi ricoprono in questo Ufficio e al fine di sgomberare il campo da eventuali paventati fraintendimenti che potrebbero avere ripercussioni nell’attività dello stesso, nell’ottica di continuare a garantire, comunque, il principio di legalità e trasparenza dell’Amministrazione, cui è stata da sempre improntata la nostra attività lavorativa, rassegniamo le dimissioni dagli incarichi ricoperti”.
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